RESIDENZE 2024
*
RESIDENZE 2024 *
LYRIC DELA CRUZ
Il Mio Filippino è un progetto dell’artista visivo Liryc Dela Cruz realizzato in collaborazione con lɜ lavoratorɜ filippinɜ ed è il risultato della sua lunga ricerca sulla diaspora filippina in Italia. Partendo dal pregiudizio occidentale che associa un’etnia a una specifica professione, come nel caso del lavoratore domestico filippino in Italia, Dela Cruz restituisce complessità alla comprensione di questa comunità, la cui forte presenza si intreccia con una paradossale invisibilità, mettendo in evidenza l’esaurimento fisico e mentale vissuto dai corpi dei lavoratori e delle lavoratrici filippine.
Joy of the Invisible è la continuazione di Il Mio Filippino e prende forma a Milano attraverso la conoscenza e la connessione con le comunità filippine della città: un’osservazione attenta dei loro movimenti e un ascolto delle loro storie e vite. Una ricerca basata sui concetti di *visibilità dell’assenza* e di “disconnessione”, contrapponendo il concetto di “cura” a quello di “pulizia”.
“Due persone, nel Sabato di Gloria, sono fuori a pulire le finestre e forse l’interno di un edificio. Ho preso il telefono e ho iniziato a registrarli. La mia fascinazione per il suono del silenzio, i gesti ripetitivi e la vita racchiusa in questa immagine mi ha portato a riflettere e a chiedermi in che modo questa geografia ricambi il servizio di chi pulisce, mantiene e igienizza questi spazi”.
Come si traduce questo scenario nella comunità? Come può una geografia che si prende cura solo di ciò che è visibile assumersi la responsabilità della creazione di questa disconnessione? Come possiamo distruggere la casa del padrone nel presente?
VISHWA PATEL
La passione di Vishwa Patel è la pratica culturale del cibo, la concettualizzazione di nuovi modi di mangiare e la combinazione di elementi sensoriali con la sua antropologia. Originaria di una piccola città del Gujarat, stato occidentale dell'India, è cresciuta vedendo come la religione, la politica e le migrazioni comunitarie influenzino la cultura alimentare di una regione.
Imparando la sua cultura e le pratiche alimentari tradizionali fin da piccola dalla nonna e dalla famiglia nei villaggi del Gujarat, aspira a preservare questo ricco patrimonio per le generazioni future attraverso il suo lavoro di food designer.
Attraverso il suo progetto di ricerca Third Culture, Vishwa ha portato in Giambellino un processo di co-creazione, con lɜ abitantɜ, un linguaggio universale per raccontare le diverse culture alimentari che popolano il quartiere, concentrandosi sul cibo come mezzo per le interazioni multiculturali, valorizzando la diversità, promuovendo l'inclusività, costruendo un senso di identità, portando alla luce diverse prospettive e sfatando gli stereotipi negativi.